San Giovanni Battista


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Non si hanno notizie della statua del titolare della chiesa madre di Misilmeri, ma il primo documento che esprime la titolarita' della matrice risale al 24 giugno 1564 :"in frontespicio Ecclesiae Santi Joannis". L'opera pertanto si puo'riportare dentro questo periodo, e per le indicazioni stilistiche, legate agli ultimi esiti del cantierecantiere gaginiano per la Tribuna della cattedrale di Palermo, collocarla nel settino decennio del secolo XVI. L'immagine lignea del Battista di Misilmeri ripropone il modello creato da Antonello Gagini (1478 - 1536) per la chiesa omonima di Castelvetrano nel 1522, diverso per intonazione da quello ideato precedentemente intorno al 1507 per Baida. Il San Giovanni del 1522, piu'evoluto rispetto alla prima versione, risente la suggestione di un modello dipinto da un pittore fiammingo, quello della tavola attribuita alla Pseudo Blesius del Museo Regionale di Messina. L'ignoto autore del San Giovanni Battista di Misilmeri spinge al massimo le qualita' formali del modello gaginiano esasperandone le componenti manieristiche attraverso una studiata asimmetria che ottiene impostando la figura lungo l'asse verticale che va dalla canna nasale al ginocchi destro e sviluppando la figura dal lato sinistro, mentre a ridare equilibrio alla composizione provvede la posa del braccio che indica l'agnello, piegato ad angolo retto.Alla natura asimmetrica della struttura sopperisce un rimbalzo di classicismo  espresso dalla serena idealita' del volto e dal composto dipanarsi del mantello a larghi piani metallici attorno alla figura, contrastato nel suo liscio effetto metallino dalla scabrosita' del vello di capra.Il recente restauro, nel 1990, ad opera del prof. Gaetano Correnti, ha rilevato ben conservato l'originario status cinquecentesco, rimuovendo le trasformazioni classiciste ottocentesche che avevano cambiato i termini cronologici della statua.

Bibliografia: F.Romano, 1968